Inaugurazione Panchina Rossa contro la violenza di genere
Mercoledì 17 dicembre è stata inaugurata presso il cortile del blocco M la panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza contro le donne. Presenti la consigliera provinciale Nadia Pompini e Giorgia Babini dell'USP.

Di seguito la storia che ha portato alla realizzazione dell'importante opera: nelle ultime settimane alcuni studenti della classe 4Aman dell’indirizzo Professionale dell’ISII “G. Marconi” hanno partecipato a un progetto di forte valenza educativa e sociale, dedicato alla sensibilizzazione sul tema del femminicidio e della violenza di genere.

L’iniziativa ha preso avvio dal ritrovamento, nei magazzini della scuola, di una vecchia panchina ormai deteriorata, individuata dai tecnici del blocco G. Da questo semplice episodio è nata l’idea di restituire significato e nuova vita a quell’oggetto trasformandolo in una Panchina Rossa, simbolo riconosciuto a livello nazionale come monito permanente contro la violenza sulle donne e come invito quotidiano al rispetto, all’uguaglianza e alla responsabilità civica.

Il prof. Marco Mazzocchi ha coinvolto fin dalle prime fasi la prof.ssa Vetrano, insieme hanno individuato un gruppo di studenti motivati, dando vita a un vero e proprio team di lavoro che ha seguito con cura l’intero processo operativo:
- smontaggio delle doghe, svolto con il fondamentale supporto dei tecnici di laboratorio;
- levigatura del legno, eseguita con impegno dagli studenti;
- verniciatura delle superfici;
rimontaggio finale della struttura.
La panchina è stata completata con un messaggio inciso sulle doghe e tradotto in quattro lingue – italiano, inglese, albanese e arabo – per ribadire il valore universale del rispetto umano:
“L’amore difende, non ferisce.”

Questo progetto ha rappresentato per gli studenti un’occasione significativa di collaborazione, responsabilità e riflessione su un tema di grande attualità. Realizzare una Panchina Rossa significa infatti adottare un simbolo che parla alla comunità, che invita a fermarsi, a pensare e a riconoscere il ruolo di ciascuno nel contrastare ogni forma di violenza. Un gesto semplice, ma capace di lasciare un segno duraturo all’interno della scuola e del territorio.
La referente del progetto Prof.ssa Vita Maria Vetrano
